martedì 12 settembre 2017

seguilestagioni:settembre




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Finalmente!
Sarà stata l’estate infernale ..le temperature impossibili da sopportare..
Le zanzare..non lo so ..ma davvero quest’anno più che mai non vedo l’ora che arrivi l’autunno..

Magico autunno…
Le piante fanno il loro spettacolo..

si tingono di caldi aranci..rossi e gialli le foglie ..
Subito è sera…

e mentre fuori tutto si nasconde nell’oscurità..la luce calda della casa diventa puro conforto per l’anima

Candele accese  ..mentre nella pentola di terracotta si cucina vellutate di zucche ..
Profumi di torte di mele e cannella..di biscotti ..di brasato e polenta

Qualche coperta sul divano..

La sciarpa di cashmere ..l’impermeabile fisso sull’attaccapanni..
..il boutis sul letto 

Abbracci rubati e piedi freddi  incrociati davanti alla tv..per scaldarsi il cuore

I Ciclamini sui davanzali delle finestre come amuleti contro le oscurità

Il vento del nord che suona nostalgie
Una cesta morbida per Fanny..
Le lucine alla trave sempre accese dall’ora della merenda..
e fuori può fare quello che gli pare..
Non importa

È l’autunno ..è la stagione del mio cuore.

 La leggenda del bosco Felice :
C’era una volta, e come vedete bambini c’è ancora, un bellissimo grande bosco, che tutti gli abitanti dei dintorni ammiravano. I viaggiatori che passavano da queste parti correvano a visitarlo e ne restavano sempre incantati...dopo aver passeggiato un po’ diventavano come per incanto più felici! La notizia giunse all’orecchio del Re Temporale, che allora mandò due suoi ambasciatori fin là a vederlo e ad informarsi dei motivi di tale meraviglia. Gli inviati del Re Temporale partirono e arrivati sul posto visitarono il bosco; ne restarono entusiasti, quindi cominciarono a chiedere agli abitanti del paese più vicino qual era il segreto di tanta bellezza:  – Perché il bosco è così incantevole? – domandavano in giro, ma nessuno lo aveva ancora scoperto, perciò la risposta era sempre la stessa:  – Stranieri, non lo sappiamo; a nessuno di noi è stato mai svelato I due messaggeri, per non tornare dal Re Temporale senza le informazioni che lui assolutamente voleva, si nascosero di notte tra i cespugli del bosco per cercare di rubarne i segreti. E fecero davvero bene, perché così poterono assistere al mattino a uno spettacolo molto speciale. Al’alba, in mezzo alla radura, proprio accanto a dove si erano nascosti, apparvero due Fate. Quelle strane creature stavano una a fianco dell’altra, in piedi, proprio al centro del bosco, tra l’erba bagnata di rugiada. La maggiore era Fata Gelsomina, che suonava un cimbalo. Ed erano note così belle che tutti i ciclamini del bosco cominciarono a sbocciare uno dopo l’altro per la gioia e il desiderio di ascoltare quella musica soave. 
Fata Ciclamina: Alla natura sono vicina e il mio nome è Ciclamina. Sopra la terra girerò  e tanto profumo porterò. Con tanti fiori colorati io dipingerò i vostri prati
Poi c’era Fata Verdina, che soffiava lievemente in un flauto e come per incanto tutti i sentimenti arrivavano a frotte per posarsi lì attorno sui fiori appena sbocciati. 
Fata Verdina: Io son fata Verdina, amica di ogni bimbo e ogni bambina. Vengo da un luogo assai distante per raccogliere i tuoi sentimenti all’istante. Acatacapì, acatacapò, il tuo sentire nel mio calderone metterò. Con fatica i messi del Re si staccarono da quello splendido concertino, rimontarono sui loro cavalli e corsero ad informare il loro padrone di tale meraviglia...ma durante il viaggio si accorsero di essere diventati più felici e... più buoni! Il Re Temporale, assai ingelosito di ciò che gli era stato riferito, fu preso da una forte irritazione e progettò la sua grande vendetta. Chiamò a sé i Venti più forti, i Fulmini più accecanti e i Tuoni più spaventosi e ordinò loro di colpire con quanta più forza avessero il bosco delle due Fatine. I Venti, i Fulmini e i Tuoni radunarono tutte le loro energie, partirono e giunsero nel bosco, dove cominciarono a scatenare la tempesta più tremenda mai vista.
  Aiuto, aiuto! – gridavano spaventati gli animaletti, correndo a rifugiarsi nelle tane più segrete e profonde.  – Chi ci salverà? – piangevano le farfalle, che con le ali bagnate dalla pioggia non riuscivano più a volare e fuggire.  – Venite, venite ad aiutarci! – invocavano i fiori, mentre, uno dopo l’altro, i loro petali venivano strappati e trascinati dalle raffiche impetuose. Le Fatine, che erano andate a riposare nei cuori dei bambini più buoni, per fortuna sentirono i richiami delle creature del giardino e accorsero subito là con i loro magici strumenti. Incuranti della pioggia, dei Venti e del fracasso dei Fulmini e dei Tuoni, iniziarono a suonare la composizione più azzurra, dolce e serena del loro repertorio. Ed allora, come per miracolo, la tempesta cominciò a pian piano a dissolversi. 
I Venti si placarono ed andarono a fare il girotondo tra le cime degli alberi. I Fulmini si spensero e andarono a coricarsi sulle nuvole bianche più soffici. I Tuoni si zittirono per poter ascoltare e imparare anche loro quella musica toccante che non avevano mai conosciuto. Tutto tornò in breve come il giorno prima, così come era sempre stato e, come vedete, è ancora oggi, in questo bellissimo grande bosco, protetto dalle  due Fatine. 
( via Web )


partecipano con me a seguilestagioni:


♥ PENSIERI E PASTICCI - Simona
♥ SENTO I POLLICI CHE PRUDONO - Adrialisa
♥ ULTIMISSIME DAL FORNO Anna 
♥ COCCOLATIME - Enrica
♥ COSCINA DI POLLO - Susy
♥ ALISE HOME SHABBY CHIC - Alisa
♥ LA MIA CASA NEL VENTO - Maria
♥ BEATITUDINI CULINARIE - Beatrice
♥ NELLA CUCINA DI ELY -Ely
♥ DUE AMICHE IN CUCINA -Miria
 ♥ LA FATA IGNORANTE Silvia

5 commenti :

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