Forse voglio ricordare per non dimenticare..forse è un modo
per tenere con me chi se ne sta andando..non so..ma vi voglio raccontare questa
storia..
Ero piccolina.. quando andai a Preseglie con la Anna ,Walter
e il loro figlio Massimo per la prima volta…e fu così per tante estati della
mia infanzia.
..mi trattavano come se fossi la loro bambina..avevo la mia
stanza..un lettone di ferro battuto…e dalla finestra solo maestose montagne e
giù nella valle..Barghe..
Era una casa su più piani..l’ultima prima del bosco..
Mi ricordo quel silenzio..solo alberi e natura ..il noce nel cortile..la cucina di
sotto ..dove passavamo le giornate…la stanza della caldaia..vietatissima per
me..
Era come vivere un’avventura tutti i giorni..la mattina
andavamo a far la spesa..il pane il latte..il salame buonissimo ..andavamo con la macchina..e spesso passavamo a
salutare la zia…
Abitava oltre un cancello enorme..nel cortile migliaia di
sacchi pieni di piume..faceva materassi..,
quando ci vedeva ..con quel suo passo
veloce e la schiena ricurva..ci sorrideva..pochi denti ma con un sorriso dolcissimo..
salivamo” de sura..”
vecchie scale cigolanti sino alla cucina..un divano verde
bottiglia e la grande cucina..
ci preparava il caffè..a me acqua..e mentre loro
parlavano in dialetto bresciano io ammiravo..
La cucina finiva con un muro di vetro..ed oltre un giardino
pazzesco…
via pinterest |
si vedeva un piccolo sentiero centrale e poi solo verde..fiori e
verdure..
i gatti gironzolavano indisturbati ed io mi perdevo..
lei mi guardava…e
prendendomi la mano mi apriva la porta di ferro e mi portava tra i suoi fiori…mi
raccontava che per averli così belli ci parlava..(sempre in dialetto)..mi
diceva che le piante sono come le persone..”se vuoi che siano sane devono
mangiare bene..non come te..ma mangi?..” si zia ..si ed il Walter scoppiava a
ridere.."questa qui..mangia come me..ciula..non so dove lo mette ..è una
scriciolina.” (una volta!!!aggiungo)
Lui era pasticcere..credo di non aver mai mangiato dolci
così buoni..la mia torta di compleanno è
stata per anni una sua creazione..montagne di cioccolato era la mia preferita..
Aveva un piccolo negozio in città..un laboratorio nel
retro..e tanti marchingegni che non ricordo..ma il profumo sì..eccome se me lo
ricordo... aveva impregnato di quell’inconfondibile odore i vestiti,..il cappotto
..,la pelle..la pasticceria era la sua vita..e se lo portava appresso.
….il resto più in là..
Lisu
Che bello Lisa leggere i tuoi post, anzi i tuoi racconti...mi sembra di leggere un romanzo , di quelli che piacciono a me ,pieni di dettagli , di particolari .....e li vivo insieme a te !!!
RispondiEliminaBrava.......non hai mai scritto un libro? secondo me dovresti farlo !!
Un abbraccio
Piera