domenica 25 gennaio 2015

Pierino..




Odio la malattia..è crudele..riduce l’individuo in un modo terribile..anche gli uomini più forti diventano vulnerabili e fragili..come  foglie secche d’autunno..



Voglio ricordarmi tutto..voglio incidere nella memoria la vita ..le persone..le avventure passate ..per non perderli..per non lasciarli andare via per sempre.


L’estate era il periodo più bello per andare su in montagna..ci andavamo anche in inverno..ma di rado..

Avevo la mia stanza..quella con il lettone ed un piccolo balconcino che dava sul cortile..tra quei monti era come stare in un altro mondo..niente tv..niente cartoni animati..solo noi e una natura pazzesca..
La mattina ..se non fosse stato per il frastuono di quegli insopportabili (allora gli avrei spennati ..uno ad uno) tacchini..quelli dell’Adriano..il vicino di casa ,non si sentiva nulla..solo la musica del bosco..e la Anna che mi chiamava”…Annaaaaaa..Annaaaaa ( mi chiamo Anna Lisa..)…su gioia..vieni giù..la colazione è pronta..e vai piano per le scale..”;..mia madre aveva pensato bene di comprarmi degli zoccoletti di legno …e quando scendevo le scale ..facevano un rumore chiuso ma tanto regale..mi sembrava di avere i tacchi..ideali per  correre  di sotto
La colazione ..il pranzo e a volte anche la cena si facevano  sul tavolo sotto il noce..in cortile..avevamo davanti la vallata con Barghe… sembrava una cartolina....

Il rumore della vespa azzurra dell’Adriano che si allontanava  indicava che era ora di spesa ..o giretto in paese..era la mattina il momento delle commissioni e visite..il pomeriggio era per le avventure.



A volte andavamo solo dal fornaio..o dal macellaio…ma spesso andavamo a trovare qualcuno..e la prima volta che andammo da Pierino mi venne un colpo…
Era il padre del nostro vicino..quello della vespa..viveva in paese..da sua figlia Bruna..e non aveva una gamba..
Non so come capitò..non chiesi mai..ma vederlo seduto..con una coperta appoggiata sulle gambe e completamente vuota da un lato..mi sconvolse..guardava fuori..con lo sguardo perso e triste
Walter mi conosceva troppo bene..lo tempestavo di domande..ero una domanda unica…a volte esasperato rideva e diceva…”usignur..non me ne bastava una di Anna..no due ne ho ..due vadavialciap”..e poi mi spiegava tutto..con attenzione e pazienza..ma prima doveva sbuffare..
Quel giorno ..non disse nulla e a pranzo..mentre ero con la testa bassa..e silenziosa disse alla Anna: “per me s’è spaventà..le minga nurmal che tas inscì”..” chestà chi parla persin mentre dorma”..
 per un po evitarono di portarmi da Lui..

pace fu fatta quando un pomeriggio andammo a casa di Adriano per un caffè..Pierino era in giardino sulla sua sedia

 ..mi sorrise ed io pure…
e inizio a raccontarmi dei tacchini..della guardia che fanno..e che quel frastuono è un canto..verso le loro femmine..che sono felici e vogliono dirlo a tutti..ma che se sono troppo agitati ..allora un temporale è alle porte..
Io mi dimenticai della sua gamba ..e lui si aggiunse alla mia lista di persone  cui chiedere ..”perchè?”..
Lisu

giovedì 22 gennaio 2015

Giveaway....




Qualche giorno fa la pagina del Lismary’s cottage su fb ha raggiunto i 5000 like…e ho pensato di farvi un regalo..
credits

Ma un regalo da cottage..vi pare..? 

una tazza inglese per il tea..

un piccolo bus rosso simbolo della nostra amata Londra..

e una graziosa scatola da tea..per conservare ricette..bigliettini con pensieri e momenti belli..
per un bulbo da far fiorire davanti alla finestra..

Allora per vincere dovete:
1)      Cliccare mi piace sulla pagina..se non lo avete ancora fatto e condividere ..sui vostri profili..
2)      Lasciare un commento qui sul blog..magari raccontandomi cosa ne pensate del mio blog..
3)      Iscrivervi al blog come lettori fissi..dai su siamo solo 160...vi vorrei anche qui con noi..




 Ad ogni commento sarà assegnato un numero ed il nano si divertirà ad estrarre il vincitore..avete tempo sino al 1 febbraio..forza..vi aspetto 

Baci Lisu

mercoledì 21 gennaio 2015

ricordi..




Forse voglio ricordare per non dimenticare..forse è un modo per tenere con me chi se ne sta andando..non so..ma vi voglio raccontare questa storia..

Ero piccolina.. quando andai a Preseglie con la Anna ,Walter e il loro figlio Massimo per la prima volta…e fu così per tante estati della mia infanzia.

..mi trattavano come se fossi la loro bambina..avevo la mia stanza..un lettone di ferro battuto…e dalla finestra solo maestose montagne e giù nella valle..Barghe..


Era una casa su più piani..l’ultima prima del bosco..
Mi ricordo quel silenzio..solo alberi  e natura ..il noce nel cortile..la cucina di sotto ..dove passavamo le giornate…la stanza della caldaia..vietatissima per me..
Era come vivere un’avventura tutti i giorni..la mattina andavamo a far la spesa..il pane il latte..il salame buonissimo ..andavamo  con la macchina..e spesso passavamo a salutare la zia…

Abitava oltre un cancello enorme..nel cortile migliaia di sacchi pieni di piume..faceva materassi..,
quando ci vedeva ..con quel suo passo veloce e la schiena ricurva..ci sorrideva..pochi denti ma con  un sorriso dolcissimo..
salivamo” de sura..”
vecchie scale cigolanti sino alla cucina..un divano verde bottiglia e la grande cucina..
ci preparava il caffè..a me acqua..e mentre loro parlavano in dialetto bresciano io ammiravo..
La cucina finiva con un muro di vetro..ed oltre un giardino pazzesco…

via pinterest
si vedeva un piccolo sentiero centrale e poi solo verde..fiori e verdure..

i gatti gironzolavano indisturbati ed io mi perdevo..
lei mi guardava…e prendendomi la mano mi apriva la porta di ferro e mi portava tra i suoi fiori…mi raccontava che per averli così belli  ci parlava..(sempre in dialetto)..mi diceva che le piante sono come le persone..”se vuoi che siano sane devono mangiare bene..non come te..ma mangi?..” si zia ..si ed il Walter scoppiava a ridere.."questa qui..mangia come me..ciula..non so dove lo mette ..è una scriciolina.” (una volta!!!aggiungo)

Lui era pasticcere..credo di non aver mai mangiato dolci così buoni..la mia torta di compleanno  è stata per anni una sua creazione..montagne di cioccolato era la mia preferita..

Aveva un piccolo negozio in città..un laboratorio nel retro..e tanti marchingegni che non ricordo..ma il profumo sì..eccome se me lo ricordo... aveva  impregnato di quell’inconfondibile odore i vestiti,..il cappotto ..,la pelle..la pasticceria era la sua vita..e se lo portava appresso.
….il resto più in là..
Lisu


lunedì 19 gennaio 2015

l'illusione




Penso all’illusione..questo potente mezzo..
Ma cos’è? Per alcuni un lavoro..l’illusionista fa la sua magia e noi catturati dalla sua arte..dalle movenze eleganti ..imbambolati applaudiamo..

È una stagione..
padrona del paesaggio..che lentamente..e silenziosamente ha già attuato la sua trasformazione..

È un sogno..che diventa realtà per una notte..ma che come il fumo di una candela..svanisce..sinuoso nell’aria..

È un rifugio…nascondiglio perfetto per piccoli uomini tristi e soli..che si costruiscono vite finte..case finte..città finte..e che si illudono di essere apprezzati..amati solo così..
Triste e crudele l’illusione..
Svanisce..
Pulisce…e resta solo la realtà <3
Pensieri..illusioni…e verità..

Lisu 
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