eccolo l'autunno
silenzioso come la sua luce
pieno di colori e profumi
la vite diventa rossa
un mare di foglie si impadroniscono del giardino
ricci e castagne
melograni
eccolo con i suoi magnifici colori
ti aspettavamo sai
devo ancora abituarmi ai repentini cambiamenti del giardino
devo ancora decidere come renderlo nostro
per ora lo guardo
osservo il suo mutare
e lascio spazio al gioco delle stagioni.
Ciclamino :
La leggenda più
famosa sul ciclamino ci è stata tramandata da alcuni scritti di un
famoso naturalista greco, Teofrasto, vissuto nel terzo secolo avanti
Cristo. Secondo Teofrasto, il ciclamino propiziava l’amore e la
sensualità. Probabilmente Teofrasto aveva ricondotto la forma
rotondeggiante e compressa ai poli del tubero all’utero femminile,
associando così la pianta al concepimento. Questa credenza risultava
inoltre rafforzata da una antica usanza, quella di adornare la camera
dei giovani sposi con piccoli mazzi di questo fiore, in chiaro augurio
di fertilità.
Il ciclamino aveva colpito l’attenzione dei suoi antichi osservatori anche per un altro motivo: è una pianta velenosa. Nel tubero del ciclamino è presente un glicoside chiamato ciclamina, velenoso per l’uomo, ma non per alcuni animali. Anzi, il tubero di ciclamino è noto anche con il nome di pamporcino perchè è particolarmente appetito dai maiali. La presenza del veleno ha contribuito ad alimentare la leggenda del ciclamino come pianta dalle virtù magiche. Infatti, nell’antica Grecia il ciclamino era sacro ad Ecate, divinità lunare delle magie e degli incantesimi. Si era soliti piantare questi fiori intorno alle abitazioni perchè si credeva che proteggessero dai malefici, e si usava l’estratto di ciclamino come rimedio contro il morso dei serpenti velenosi.
Questa doppia valenza del ciclamino, pianta di indiscutibile bellezza ma velenosa, pianta di vita e di morte, ha fatto sì che il ciclamino, nel linguaggio dei fiori, simboleggiasse la diffidenza.
secondo un’antica leggenda (così narra Plinio il Vecchio), i luoghi in
cui viene piantato il ciclamino sarebbero immuni da malefici e filtri
nefasti. Così si attribuì a questo fiore la proprietà di guarire dal
morso dei serpenti. Secondo alcuni era sacro ad Ecate, divinità
dell’oltretomba, che presiedeva ad incantesimi e magie. Il ciclamino
vivo influenza i centri di energia vitale; tenendo questa pianta nella
propria casa si avranno grandi benefici per l’ispirazione e la sicurezza
di sé.Il ciclamino aveva colpito l’attenzione dei suoi antichi osservatori anche per un altro motivo: è una pianta velenosa. Nel tubero del ciclamino è presente un glicoside chiamato ciclamina, velenoso per l’uomo, ma non per alcuni animali. Anzi, il tubero di ciclamino è noto anche con il nome di pamporcino perchè è particolarmente appetito dai maiali. La presenza del veleno ha contribuito ad alimentare la leggenda del ciclamino come pianta dalle virtù magiche. Infatti, nell’antica Grecia il ciclamino era sacro ad Ecate, divinità lunare delle magie e degli incantesimi. Si era soliti piantare questi fiori intorno alle abitazioni perchè si credeva che proteggessero dai malefici, e si usava l’estratto di ciclamino come rimedio contro il morso dei serpenti velenosi.
Questa doppia valenza del ciclamino, pianta di indiscutibile bellezza ma velenosa, pianta di vita e di morte, ha fatto sì che il ciclamino, nel linguaggio dei fiori, simboleggiasse la diffidenza.
La leggenda più
famosa sul ciclamino ci è stata tramandata da alcuni scritti di un
famoso naturalista greco, Teofrasto, vissuto nel terzo secolo avanti
Cristo. Secondo Teofrasto, il ciclamino propiziava l’amore e la
sensualità. Probabilmente Teofrasto aveva ricondotto la forma
rotondeggiante e compressa ai poli del tubero all’utero femminile,
associando così la pianta al concepimento. Questa credenza risultava
inoltre rafforzata da una antica usanza, quella di adornare la camera
dei giovani sposi con piccoli mazzi di questo fiore, in chiaro augurio
di fertilità.
Il ciclamino aveva colpito l’attenzione dei suoi antichi osservatori anche per un altro motivo: è una pianta velenosa. Nel tubero del ciclamino è presente un glicoside chiamato ciclamina, velenoso per l’uomo, ma non per alcuni animali. Anzi, il tubero di ciclamino è noto anche con il nome di pamporcino perchè è particolarmente appetito dai maiali. La presenza del veleno ha contribuito ad alimentare la leggenda del ciclamino come pianta dalle virtù magiche. Infatti, nell’antica Grecia il ciclamino era sacro ad Ecate, divinità lunare delle magie e degli incantesimi. Si era soliti piantare questi fiori intorno alle abitazioni perchè si credeva che proteggessero dai malefici, e si usava l’estratto di ciclamino come rimedio contro il morso dei serpenti velenosi.
Questa doppia valenza del ciclamino, pianta di indiscutibile bellezza ma velenosa, pianta di vita e di morte, ha fatto sì che il ciclamino, nel linguaggio dei fiori, simboleggiasse la diffidenza.
Il ciclamino aveva colpito l’attenzione dei suoi antichi osservatori anche per un altro motivo: è una pianta velenosa. Nel tubero del ciclamino è presente un glicoside chiamato ciclamina, velenoso per l’uomo, ma non per alcuni animali. Anzi, il tubero di ciclamino è noto anche con il nome di pamporcino perchè è particolarmente appetito dai maiali. La presenza del veleno ha contribuito ad alimentare la leggenda del ciclamino come pianta dalle virtù magiche. Infatti, nell’antica Grecia il ciclamino era sacro ad Ecate, divinità lunare delle magie e degli incantesimi. Si era soliti piantare questi fiori intorno alle abitazioni perchè si credeva che proteggessero dai malefici, e si usava l’estratto di ciclamino come rimedio contro il morso dei serpenti velenosi.
Questa doppia valenza del ciclamino, pianta di indiscutibile bellezza ma velenosa, pianta di vita e di morte, ha fatto sì che il ciclamino, nel linguaggio dei fiori, simboleggiasse la diffidenza.
La leggenda più
famosa sul ciclamino ci è stata tramandata da alcuni scritti di un
famoso naturalista greco, Teofrasto, vissuto nel terzo secolo avanti
Cristo. Secondo Teofrasto, il ciclamino propiziava l’amore e la
sensualità. Probabilmente Teofrasto aveva ricondotto la forma
rotondeggiante e compressa ai poli del tubero all’utero femminile,
associando così la pianta al concepimento. Questa credenza risultava
inoltre rafforzata da una antica usanza, quella di adornare la camera
dei giovani sposi con piccoli mazzi di questo fiore, in chiaro augurio
di fertilità.
Il ciclamino aveva colpito l’attenzione dei suoi antichi osservatori anche per un altro motivo: è una pianta velenosa. Nel tubero del ciclamino è presente un glicoside chiamato ciclamina, velenoso per l’uomo, ma non per alcuni animali. Anzi, il tubero di ciclamino è noto anche con il nome di pamporcino perchè è particolarmente appetito dai maiali. La presenza del veleno ha contribuito ad alimentare la leggenda del ciclamino come pianta dalle virtù magiche. Infatti, nell’antica Grecia il ciclamino era sacro ad Ecate, divinità lunare delle magie e degli incantesimi. Si era soliti piantare questi fiori intorno alle abitazioni perchè si credeva che proteggessero dai malefici, e si
Il ciclamino aveva colpito l’attenzione dei suoi antichi osservatori anche per un altro motivo: è una pianta velenosa. Nel tubero del ciclamino è presente un glicoside chiamato ciclamina, velenoso per l’uomo, ma non per alcuni animali. Anzi, il tubero di ciclamino è noto anche con il nome di pamporcino perchè è particolarmente appetito dai maiali. La presenza del veleno ha contribuito ad alimentare la leggenda del ciclamino come pianta dalle virtù magiche. Infatti, nell’antica Grecia il ciclamino era sacro ad Ecate, divinità lunare delle magie e degli incantesimi. Si era soliti piantare questi fiori intorno alle abitazioni perchè si credeva che proteggessero dai malefici, e si
La leggenda più
famosa sul ciclamino ci è stata tramandata da alcuni scritti di un
famoso naturalista greco, Teofrasto, vissuto nel terzo secolo avanti
Cristo. Secondo Teofrasto, il ciclamino propiziava l’amore e la
sensualità. Probabilmente Teofrasto aveva ricondotto la forma
rotondeggiante e compressa ai poli del tubero all’utero femminile,
associando così la pianta al concepimento. Questa credenza risultava
inoltre rafforzata da una antica usanza, quella di adornare la camera
dei giovani sposi con piccoli mazzi di questo fiore, in chiaro augurio
di fertilità.
Il ciclamino aveva colpito l’attenzione dei suoi antichi osservatori anche per un altro motivo: è una pianta velenosa. Nel tubero del ciclamino è presente un glicoside chiamato ciclamina, velenoso per l’uomo, ma non per alcuni animali. Anzi, il tubero di ciclamino è noto anche con il nome di pamporcino perchè è particolarmente appetito dai maiali. La presenza del veleno ha contribuito ad alimentare la leggenda del ciclamino come pianta dalle virtù magiche. Infatti, nell’antica Grecia il ciclamino era sacro ad Ecate, divinità lunare delle magie e degli incantesimi. Si era soliti piantare questi fiori intorno alle abitazioni perchè si credeva che proteggessero dai malefici, e si
Il ciclamino aveva colpito l’attenzione dei suoi antichi osservatori anche per un altro motivo: è una pianta velenosa. Nel tubero del ciclamino è presente un glicoside chiamato ciclamina, velenoso per l’uomo, ma non per alcuni animali. Anzi, il tubero di ciclamino è noto anche con il nome di pamporcino perchè è particolarmente appetito dai maiali. La presenza del veleno ha contribuito ad alimentare la leggenda del ciclamino come pianta dalle virtù magiche. Infatti, nell’antica Grecia il ciclamino era sacro ad Ecate, divinità lunare delle magie e degli incantesimi. Si era soliti piantare questi fiori intorno alle abitazioni perchè si credeva che proteggessero dai malefici, e si
La leggenda più
famosa sul ciclamino ci è stata tramandata da alcuni scritti di un
famoso naturalista greco, Teofrasto, vissuto nel terzo secolo avanti
Cristo. Secondo Teofrasto, il ciclamino propiziava l’amore e la
sensualità. Probabilmente Teofrasto aveva ricondotto la forma
rotondeggiante e compressa ai poli del tubero all’utero femminile,
associando così la pianta al concepimento. Questa credenza risultava
inoltre rafforzata da una antica usanza, quella di adornare la camera
dei giovani sposi con piccoli mazzi di questo fiore, in chiaro augurio
di fertilità.
Il ciclamino aveva colpito l’attenzione dei suoi antichi osservatori anche per un altro motivo: è una pianta velenosa. Nel tubero del ciclamino è presente un glicoside chiamato ciclamina, velenoso per l’uomo, ma non per alcuni animali. Anzi, il tubero di ciclamino è noto anche con il nome di pamporcino perchè è particolarmente appetito dai maiali. La presenza del veleno ha contribuito ad alimentare la leggenda del ciclamino come pianta dalle virtù magiche. Infatti, nell’antica Grecia il ciclamino era sacro ad Ecate, divinità lunare delle magie e degli incantesimi. Si era soliti piantare questi fiori intorno alle abitazioni perchè si credeva che proteggessero dai malefici, e si
Il ciclamino aveva colpito l’attenzione dei suoi antichi osservatori anche per un altro motivo: è una pianta velenosa. Nel tubero del ciclamino è presente un glicoside chiamato ciclamina, velenoso per l’uomo, ma non per alcuni animali. Anzi, il tubero di ciclamino è noto anche con il nome di pamporcino perchè è particolarmente appetito dai maiali. La presenza del veleno ha contribuito ad alimentare la leggenda del ciclamino come pianta dalle virtù magiche. Infatti, nell’antica Grecia il ciclamino era sacro ad Ecate, divinità lunare delle magie e degli incantesimi. Si era soliti piantare questi fiori intorno alle abitazioni perchè si credeva che proteggessero dai malefici, e si
La leggenda più
famosa sul ciclamino ci è stata tramandata da alcuni scritti di un
famoso naturalista greco, Teofrasto, vissuto nel terzo secolo avanti
Cristo. Secondo Teofrasto, il ciclamino propiziava l’amore e la
sensualità. Probabilmente Teofrasto aveva ricondotto la forma
rotondeggiante e compressa ai poli del tubero all’utero femminile,
associando così la pianta al concepimento. Questa credenza risultava
inoltre rafforzata da una antica usanza, quella di adornare la camera
dei giovani sposi con piccoli mazzi di questo fiore, in chiaro augurio
di fertilità.
Il ciclamino aveva colpito l’attenzione dei suoi antichi osservatori anche per un altro motivo: è una pianta velenosa. Nel tubero del ciclamino è presente un glicoside chiamato ciclamina, velenoso per l’uomo, ma non per alcuni animali. Anzi, il tubero di ciclamino è noto anche con il nome di pamporcino perchè è particolarmente appetito dai maiali. La presenza del veleno ha contribuito ad alimentare la leggenda del ciclamino come pianta dalle virtù magiche. Infatti, nell’antica Grecia il ciclamino era sacro ad Ecate, divinità lunare delle magie e degli incantesimi. Si era soliti piantare questi fiori intorno alle abitazioni perchè si credeva che proteggessero dai malefici, e si
Il ciclamino aveva colpito l’attenzione dei suoi antichi osservatori anche per un altro motivo: è una pianta velenosa. Nel tubero del ciclamino è presente un glicoside chiamato ciclamina, velenoso per l’uomo, ma non per alcuni animali. Anzi, il tubero di ciclamino è noto anche con il nome di pamporcino perchè è particolarmente appetito dai maiali. La presenza del veleno ha contribuito ad alimentare la leggenda del ciclamino come pianta dalle virtù magiche. Infatti, nell’antica Grecia il ciclamino era sacro ad Ecate, divinità lunare delle magie e degli incantesimi. Si era soliti piantare questi fiori intorno alle abitazioni perchè si credeva che proteggessero dai malefici, e si
Il profumo emanato di fiori di ciclamino, secondo alcuni era ritenuta un porta fortuna, ancora oggi è diffusa la credenza secondo la quale l’essenza di ciclamino favorisce l’incontro e l’unione delle persone affini e che vaporizzare alcune gocce nell’ambiente in cui si vive, o si lavora, questa accresca il prestigio personale.