Come è che faceva quella canzone?
Luglio con il bene che ti voglio ..mi hai fatto innamorar..lalalala..
non resisto..la canticchio di continuo..
adoro luglio..il suo profumo..la sua immensa luce..
per me luglio è magico..
sa di mare..
di sabbia..
di giri in bici ..
di borse di paglia..
di insalatone ricche e colorate..
di birretta e ghiaccio
di finestre spalancate..tutta la notte..
di improvvisi acquazzoni..forti e pieni di energia direttamente dal cielo..
di gelati all'amarena..
di passeggiate aspettando l'ora più fresca...che poi fresca non è..
di profumo di agrumi..di cedro e limone
capaci di illuminare la strada e di donare energia
e di lavanda..
è il periodo in cui mi circondo di profumo di lavanda..
candele da accendere sul terrazzino mentre i grilli cantano..il sapone..il bagnoschiuma..e persino lo sgrassatore per pulire lo scelgo di questo profumo...
sarà quel sentore di pulito che emana..di fresca leggerezza...sarà quel colore..come il mio plumpago che splende tra i fiori..a donarmi serenità..
così riempio la casa di mazzetti di lavanda..di piccoli sacchettini profumati pieni di fiori da riporre accanto al letto..per addolcire il riposo ..e far sogni premonitori..
preparo sali da bagno con oli essenziali di lavanda da donare agli amici ..
la nonna Antonia diceva che il tempo migliore per raccogliere i fiori era la notte di San Giovanni..che la rugiada e la Luna sapevano far diventare tutto da cattivo in sano..e che donare mazzetti di Lavanda alle amiche , riposti con cura nella tasca dei loro grembiuli sino all'arrivo dell'autunno, le avrebbe protette da quello che non va...
non so se crederci o no..per lei tutto era magia..intanto vi racconto una storia:
C'era una volta, una bellissima fatina che si chiamava "Lavandula", era bionda e aveva dei bellissimi occhi blu. Era all'origine della nascita delle lavande selvagge della montagna di Lure.
Un
giorno, quando cercava un dominio per vivere sfogliando il suo quaderno
di paesaggi, la fatina si fermò sulla pagina della Provenza, si messe a
piangere vedendo le sue povere terre incolte e delle lacrime calde
colore lavanda sporcarono la pagina aperta. Volendo nascondere questa
goffaggine, la fatina si asciugò gli occhi blu ma avvenne l'effetto
contrario poiché delle gocce fini si sparsero ancora sulla pagina.
Disperata,
la fatina gettò su questa Provenza un grande pezzo di cielo blu per
dimenticare tutte le macchie! Da quel giorno, la lavanda cresce su
questi terreni e le ragazze bionde di questo paese hanno nei loro occhi
blu i lustrini iridati di colore malva lavanda, soprattutto quando alla
fine di un pomeriggio di piena estate guardano il cielo metallico che
cade sui campi di lavanda in fiore!
( fonte:musée de la lavande)
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